Cosa si intende con olio “monocultivar”?

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Oggi parleremo di olio monocultivar e della quantità di varianti presenti nella nostra splendida Italia apprezzate da tutti gli estimatori nel mondo.

La parola mono-cultivar deriva dal greco monos ovvero unico e in relazione all’olio indica un prodotto ottenuto in frantoio attraverso l’uso di una sola tipologia di oliva.

Scopriamo cosa distingue l’olio monocultivar delle nostre zone dagli altri monocultivar regionali, quali sono i principali cultivar a diffusione nazionale presenti in Italia e la differenza con l’olio blend.

Olio monocultivar e Blend: differenze

Le cultivar italiane sono oltre le 500 varietà: un numero elevatissimo. Siamo così famosi per l’olio nel mondo che circa il 40% di cultivar presenti sul mercato mondiale è italiano.

Ogni cultivar ha ovviamente delle caratteristiche specifiche connesse alla genetica, al clima del luogo ospitante, alla grandezza delle olive e alla resa nell’olio.

Inoltre i cultivar si distinguono per la facilità o meno di estrazione e ovviamente le proprietà organolettiche.

Un olio monocultivar ha in sé tutte le peculiarità del luogo di appartenenza, il sentore donato dal tipo di terreno e il microclima che ospita le piante da secoli.

Nel caso specifico del nostro olio E.V.O. Cultivar Taggiasca possiamo dire che è un vero toccasana per il nostro organismo, è sempre estratto a freddo e ha un caratteristico colore verde con riflessi gialli. Il suo sapore è fruttato medio e ci regala un piacevole sentore di amaro e piccantino così da rendere equilibrato ogni piatto su cui si posa.

Gli uliveti monocultivar Taggisca certificati dalla nostra Azienda Agricola, sono dislocati ad altezze diverse sul livello del mare. Le splendide olive taggiasche che danno vita all’extravergine cultivar nascono da uliveti tra i 100 e i 450 metri sul livello del mare e sono davvero unici quanto a sapore dei prodotti.

Olio monocultivar taggiasca

L’olio monocultivar taggiasca si costituisce dalla varietà di olive al 100% taggiasche.

L’oliva Taggiasca è molto piccola ma al contempo ricca di olio, grazie al clima Ligure questo cultivar dà sempre un olio molto dolce e delicato, pochissimo è il pizzicore percepito tanto che spesso è consigliato per le pappe dei neonati ma anche per crudités o prelibatezze di pesce.

Oltre alla cultivar taggiasca esistono altre varietà monocolturali in Liguria tra cui: Mortina, Razzola, Colombaia, Pinola. Tutte diverse per colore del frutto, tempi di maturazione, epoca di fioritura e ovviamente sapore.

Concludendo, gli oli monocultivar, detti anche mono varietali, sono ottenuti dall’uso al frantoio di una sola varietà di oliva al 100% e quindi mostrano a pieno la massima espressione di un territorio.

Gli oli multi varietali sono invece detti anche blend, non tutti i produttori sono in grado di miscelare in modo equilibrato diversi cultivar e spesso nella grande distribuzione alcuni blend rappresentano solo il voler andare incontro alle esigenze di grandi fette di consumatori.

Scoprite le nostre varietà di olio EVO direttamente dal frantoio sulla vostra tavola.

 

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