Pesto ligure DOP: ecco la ricetta originale

Indice

Il pesto ligure ha compiuto da poco 150 anni e resta una delle ricette più semplici e note impiegate nel mondo.

Oggi vi racconteremo la storia del pesto ligure attraverso la sua ricetta originale, le leggende che da sempre lo accompagnano, i valori nutrizionali e le molteplici curiosità connesse a questa strabiliante salsa.

La ricetta originale del pesto genovese

Per applicare la ricetta originale del pesto ligure alla lettera bisognerà impiegare sette ingredienti tutti D.O.P e di grande qualità: solo così si potrà ottenere un risultato eccellente come quello che ritrovate nei nostri pesti Foena.

Un buon pesto ligure si basa sulla scelta delle migliori foglie di basilico (quelle delle colline del Prà), le più piccole e aromatiche sono le più indicate.

Il secondo elemento portante del pesto ligure originale è ovviamente l’aglio, il più adatto è prodotto a Vessalico (cittadina ridente di Imperia) è il più digeribile e delicato sul mercato, provare per credere.

Il nostro Pesto Ligure impiega, Olio Extra Vergine di Oliva delicato, dolce e equilibrato, Basilico Genovese DOP e  il formaggio GRANA PADANO DOP ed infine un pizzico di sale.

 

 

Pesto ligure: quali sono gli strumenti?

La ricetta originale del pesto ligure attinge dalle antiche preparazioni medicinali che vedevano pestate le erbe attraverso il mortaio. Se si vuole realizzare il pesto alla maniera antica,e ottenere una cremosa salsa più grossolana, allora occorreranno il mortaio in marmo e un pestello di legno duro come il bosso. I due semplici strumenti vi consentiranno di raggiungere la consistenza rustica e classica del pesto ligure.

Dove nasce il pesto?
I natali del pesto si collocano in Liguria, spazio incantato sospeso tra terra e mare, luogo da sempre fertile di studiosi delle erbe, naturalisti e speziali.

Secondo molti studiosi enogastronomici, benché il pesto ligure non sia antichissimo, potrebbe esser però da ascrivere ad un’evoluzione della più antica ricetta dell’agliata, un pesto di aglio che a partire dal XIII secolo si diffuse in zona per le sue eccelse proprietà conservative.

Il primo a citare il pesto alla genovese moderno in un testo di cucina fu nel 1870 Giovanni Battista Ratto.

Il libro “la Cucina Genovese” riporta il procedimento arcaico:

“Prendete uno spicchio d’aglio, basilico (baxaicö) o in mancanza di questo maggiorana e prezzemolo, formaggio olandese e parmigiano grattugiati e mescolati insieme e dei pignoli e pestate il tutto in mortaio con poco burro finché sia ridotto in pasta. Scioglietelo quindi con olio fine in abbondanza. Con questo battuto si condiscono le lasagne e i gnocchi (troffie), unendovi un po’ di acqua calda senza sale per renderlo più liquido”.

Secondo alcuni, il pesto ligure fu creato da un frate nel convento di San Basilio in località Prà, proprio dove cresce il miglior basilico della Liguria.

Come è realizzato il pesto secondo la nostra ricetta classica?

Siccome è un processo artigianale, dalla preparazione lunga e laboriosa, che inoltre richiede grande pazienza e dimestichezza col mortaio, non possiamo non consigliarvi il nostro pesto ligure Foena con basilico genovese DOP nella versione con e senza aglio.

 

Quali valori nutrizionali ha il nostro pesto ligure D.O.P.?

Per 100 g di prodotto: energia: 2631 kj / 628 kcal – grassi: 62,7 g di cui acidi grassi saturi: 9,3 g carboidrati: 12,1 g di cui zuccheri: 2,7 g – proteine: 3,7 g – sale: 3,2 g

 

Come conservare il nostro pesto ligure?

Non crediamo che un pesto così buono possa durare molto una volta aperto, tuttavia vi consigliamo di coprire la parte restante con olio e conservare in frigorifero per un massimo di 15 giorni.

Condividi questo articolo!

Potrebbe interessarti anche...

Menu principale